home - mail us  
 
Ascoli Piceno e l'antico
 


Ben collegata al residence dai mezzi pubblici (treno-pullman) e raggiungibile in 10 min di automobile, a pochi km è possibile visitare il capoluogo di provincia Ascoli Piceno, una delle città monumentali d’Italia. Il suo centro storico costruito quasi interamente in travertino, una roccia sedimentaria calcarea estratta dalle cave del territorio, è tra i più ammirati della regione e del centro Italia, in virtù della sua ricchezza artistica e architettonica.
Conserva diverse torri gentilizie e campanarie e per questo è chiamata la Città delle cento torri.
In essa si trova la rinascimentale Piazza del Popolo,fulcro del centro storico, e considerata tra le più belle piazze d’Italia, dove si trovano alcuni degli edifici più importanti tra i quali il palazzo dei Capitani, lo storico Caffè Meletti e la chiesa di San Francesco, altresì utilizzata e conosciuta per varie manifestazioni e spot pubblicitari nazionali.
Altro fulcro cittadino è lo spazio urbano di piazza Arringo, la piazza più antica di Ascoli, dove si elevano il medioevale battistero di San Giovanni, la cattedrale di Sant’Emidio, che racchiude al suo interno la cripta dedicata anch’essa al santo patrono. Vi sono inoltre il palazzo Vescovile, il palazzo dell’Arengo, sede della pinacoteca civica e di alcuni uffici comunali.
Non solo le piazze, ma anche le strade ed i vicoli di impronta schiettamente medievale contribuiscono a caratterizzare il centro storico: via Pretoriana, via di Solestà, via delle Stelle, via Soderini, via del Trivio, antico cardo, e corso Mazzini, decumanus maximus, che attraversa da ovest ad est il centro.
Tra le attrattive storico culturali ricordiamo i musei, il teatro Ventidio Basso, La fortezza Pia (romana), la cartiera papale e i siti archeologici tra cui spiccano i resti del teatro romano.

Secondo una tradizione italica citata nella letteratura antica (Strabone, Plinio, Festo) la città venne fondata da un gruppo di Sabini, che vennero guidati da un picchio, uccello sacro a Marte, durante una delle loro migrazioni detta ver sacrum. I Sabini si sarebbero fusi con altre popolazioni autoctone dando origine ai Piceni che fondarono Ascoli diversi secoli prima della fondazione di Roma, di cui in età romana divenne il centro principale anche grazie alla sua posizione sulla via Salaria, che collegava le saline alla foce del Tevere a quelle della costa adriatica.

Importante è la tradizione eno-gastronomica locale; i piatti maggiormente rappresentativi sono le olive all’ascolana ed il Fritto all’ascolana ed entrambi devono il loro nome alla città. Le olive verdi tenere, dopo essere state denocciolate e riempite con un morbido composto a base di carne mista vengono impanate e fritte. Il fritto all’ascolana è una pietanza che si compone di costolette di agnello, carciofi, olive ascolane e crema fritta (cremini).
Un’altra specialità territoriale, legata alla tradizione, è l’oliva in salamoia. Si tratta di olive verdi tenere ascolane che, dopo la raccolta, sono messe in salamoia con acqua, sale ed erbe selvatiche, tra cui il finocchietto, seguendo la ricetta di un monaco Cellarius che, nel XVI secolo, si occupava della conservazione dei cibi nel convento dei Benedettini Olivetani della chiesa di Sant’Angelo Magno.
Per quanto riguarda gli alcolici, tutta la zona dell’ascolano è nota per la produzione del Rosso Piceno Superiore, del Falerio e del vino cotto, ottenuto dalla concentrazione del mosto mediante cottura. Famosa poi l’Anisetta Meletti.

Tra i grandi appuntamenti tradizionali segnaliamo il Torneo cavalleresco della Quintana e la Festa patronale di S.emidio - La città è per molti versi legata alle tradizioni religiose e civili ed i principali avvenimenti cittadini ruotano intorno alla festività del patrono sant’Emidio che si celebra il 5 agosto che ha il suo culmine dopo la mezzanotte con i fuochi d’artificio. La prima domenica di agosto si tiene la solenne sfilata storica della Quintana cui partecipano oltre 1.500 figuranti in costume e le autorità cittadine, Sindaco compreso nel ruolo di Magnifico Messere. Al termine della sfilata si tiene il torneo cavalleresco della Quintana, basato su antichi statuti del XIV secolo e che si rinnova dal 1955 senza interruzioni. Da alcuni anni è stata anche inserita la manifestazione della Quintana in notturna, si svolge la sera del secondo sabato di luglio.
Importante e con lunga storia è poi Il Carnevale di Ascoli, una manifestazione tradizionale, originale ed interessante per il suo carattere goliardico e popolare che coinvolge la partecipazione dei cittadini, mascherati sia in gruppi che singolarmente la domenica ed il martedì grasso.

La città è rappresentata in molte discipline sportive, vantando oltre diecimila tesserati, circa centocinquanta associazioni sportive e circa trenta impianti dislocati nel territorio comunale. Il calcio è lo sport più seguito, essendo l’Ascoli Calcio 1898 la prima squadra marchigiana a raggiungere la massima serie e rimanervi per molti anni.
Da segnalare poi per gli appassionati di motori la coppa Paolino Teodori, corsa in salita da M.S.Marco, che richiama da molti anni partecipazione nazionale ed estera.

Il territorio è contornato da due aree naturali protette: il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga a sud ed il Parco Nazionale dei Monti Sibillini a nord-ovest.